Progetto

Gentilissimi,

intendiamo rivolgerci alla comunità scolastica locale, partendo da voi dirigenti come primi interpreti delle esigenze culturali ed organizzative di docenti ed alunni, per  condividere un percorso che, muovendo dal patrimonio immobiliare articolato e vario dell’Amministrazione provinciale, giunga a riconoscere e a fare proprio un patrimonio di conoscenze e competenze per la comunità scolastica, che contribuisca alla valorizzazione territoriale come leva di crescita e sviluppo, principale asse strategico di azione dell’Amministrazione provinciale.

I presupposti

Il patrimonio immobiliare della Provincia di Parma, ricco di storie e di stimoli culturali, è da tempo in contatto con la comunità scolastica: la Reggia di Colorno nella Bassa Parmense, il Centro faunistico del Monte Fuso in Val d’Enza, la Stazione turistica di Prato Spilla ed altri rifugi dell’Alta Val Parma, accomunati dall’essere beni di proprietà o in gestione dell’Amministrazione provinciale, sono solitamente riconosciuti come mete di gita giornaliera, meno frequentemente e sistematicamente come centri di progetto, come contesti per sfide didattiche innovative.

Potenzialità e prospettive

Da questi presupposti, nell’anno in corso gli Uffici Valorizzazione strategica del Patrimonio e Programmazione scolastica della Provincia di Parma hanno attivato un percorso di confronto con operatori e imprese coinvolti nel campo dell’innovazione pedagogico-formativa sul tema “attività fuori dalla classe verso il territorio”, secondo una prospettiva di scuola diffusa (sempre più oggetto di attenzione dopo l’esperienza del fare scuola nei due anni della pandemia), che sta progressivamente imponendosi all’attenzione del mondo della scuola[1].

Per iniziare: la Reggia di Colorno

Negli ultimi anni il complesso monumentale della Reggia di Colorno ha visto crescere le progettualità di pertinenza, sia come soggetto attuatore sia come beneficiario a vario titolo, entro una prospettiva ampia di relazioni con le istituzioni locali, che si è recentemente espressa nel recente accoglimento della candidatura all’Associazione delle Residenze Reali Europee[2] , occasione di confronto scientifico e partnership di ampio respiro, con prospettiva di crescita e indubbi benefici per tutto il territorio.

Il percorso museale al piano nobile del palazzo, la sede di Alma-La Scuola Internazionale di cucina, il Giardino storico sempre aperto al pubblico, la biblioteca comunale ed il presidio del Corpo forestale dello Stato evidenziano la fisionomia articolata, dinamica e ricca di potenzialità del complesso monumentale per il territorio, le istituzioni, la comunità scolastica. In tale contesto, che riconosce nella Reggia un polo strategico locale di sviluppo, riaprono alcuni spazi situati all’ingresso del palazzo e riqualificati dopo l’alluvione dell’autunno 2017, spazi di cui la Provincia intende valorizzare potenzialità e valenze educative.


[1]Particolare accoglimento e sensibilità nel contesto educativo di Reggio Emilia (https://www.musei.re.it/educazione/per-la-scuola/progetti-speciali/la-scuola-in-museo), negli studi scientifici di Avanguardie educative di INDIRE, nei progetti innovativi di cui all’ultimo Festival dell’innovazione scolastica di Valdobbiadene.

[2]http://www.europeanroyalresidences.eu

Ultimo aggiornamento

12 Dicembre 2023, 15:45